Progetto: Un piccolo opificio‐laboratorio è stato oggetto di un progetto di trasformazione che aveva come obiettivo la realizzazione di una residenza per una giovane coppia. L’edificio presentava caratteristiche interessanti da un punto di vista storico: oltre ad avere una facciata insolita e graziosa (vincolata dal piano regolatore), aveva anche una grossa “R” bianca dipinta accanto al portone, frutto della storia recente. Durante il secondo conflitto mondiale infatti, queste indicazioni sui portoni comunicavano l’esistenza di rifugi antiaerei, aiutando i passanti ad individuare luoghi sicuri, sparsi per la città, in caso di attacco. Le cantine molto spaziose e profonde erano infatti adoperate in questo modo in caso di necessità.La missione affidata dalla proprietà è stata quella di preservare questi elementi storici e mantenere all’interno uno stile dal sapore industriale: per questo motivo fondamentali sono state la scelta di materiali che esteticamente sposassero questa linea, il recupero degli elementi architettonici riutilizzabili e l’inserimento di arredi e complementi vintage. Da un punto di vista tecnico, l’’intervento è stato possibile grazie alla rilevante altezza che l’edificio possedeva in origine che ha consentito la demolizione dei plafoni voltati esistenti e la realizzazione di un nuovo solaio di interpiano.
progetto delle strutture: Ing. Enrico Musso
sicurezza: arch. Stefano Melano
pubblicato su cosedicasa.it: https://www.cosedicasa.com/case/un-ex-laboratorio-ingrandito-con-il-recupero-del-sottotetto-diventa-una-comoda-abitazione-62994
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